domenica 9 gennaio 2011

Comunicato: PD Bussero a Sinistra


PER IL RISPETTO DELLA NOSTRA STORIA
PER IL RIPRISTINO DELLA DEMOCRAZIA INTERNA

                        Siamo un gruppo di cittadini di Bussero, fondatori del Partito Democratico, suoi elettori e taluni anche iscritti, in rappresentanza di tantissimi altri, che in queste settimane ci hanno manifestato il loro forte disagio, presente in tanta parte degli elettori del PD e di Vivi Bussero per le scelte politiche dell’Amministrazione Comunale di modificare gli equilibri della maggioranza .
Cittadini fortemente critici per le scelta di sostituire la maggioranza con l’accordo con la lista  di Progetto Bussero, una lista civica i cui rappresentanti si sono sempre dichiarati  apertamente di destra.  Il tutto senza operare quel chiarimento interno alla lista di Vivibussero che moltissimi all’interno del partito avevano caldeggiato.
Un fatto sconcertante che getta un’ombra sulla forza politica nata invece  per cambiare la politica democratizzandola di più non certamente per rifare pateticamente il verso a concezioni della politica di tipo “sovietico”.
Ciò non toglie ovviamente le molte  responsabilità di Sinistra per Bussero che fin dall’insediamento della nuova amministrazione ha sistematicamente operato per amplificare le contraddizioni in seno alla coalizione, anziché per smorzarle. Ancorché occorresse  che il maggior partito della coalizione, il PD, usasse tutta la propria responsabilità per ampliare e non limitare gli spazi di partecipazione e di collegialità decisionale.
Ma questo continua contrapposizione non puo’, da sola, giustificare lo spezzarsi di un percorso storico unitario tra le varie anime della sinistra e del centro democratico, quasi quarantennale, che ha visto a Bussero prevalere sempre una politica nel complesso di buon governo, di correttezza e legalità istituzionale.
 Siamo elettori democratici preoccupati per tale scelta attivata senza un serio  e preventivo confronto, alla luce dell’approssimarsi di una battaglia elettorale dura e decisiva sulle sorti stesse dell’Italia, che dovrà vedere tutto il centrosinistra unito.
Per tutti questi motivi riteniamo che il PD, debba ricominciare dal basso  avviando  un processo di rinnovamento  della classe dirigente locale.  Unire e non dividere e con l’orgoglio della nostra storia e dei nostri valori.
Ci rivolgeremo, perciò, a tutti gli elettori del Partito Democratico di Bussero. E chi vorrà promuovere con noi l'iniziativa, è il benvenuto.
Dipende da noi, quello che possiamo fare insieme. Quello che insieme faremo perché la democrazia non resti solo sulla carta.


Bussero, gennaio 2011

        Vito Caruso – Carmine D’Agostino – Pietro Di Leo – Paola Ferrari – Enzo Marino – Angelo Noli – Gianfranco Randazzo – Leonardo Scaglioni – Vitaliano Serra – Fabrizio Soru – Maurizio Tuveri – Massimo Vadori

3 commenti:

  1. Mi permetto questo intervento e mi scuso in anticpo se ho invaso il vostro "mondo", ma dopo quello che è sucesso martedì sera 11 gennaio a Bussero mi rifiutavo di pensare che all'interno del Partido Democratico busserse non esistesse qualche forza critica che uscisse allo scoperto per stigmatizzare (ed uso volutamente un eufemiso) lo scempio politico verificatosi.
    Navigando in internet ho trovato il vostro documento e mi sono rassicurato!
    Io non intendo minimamente entrare (non mi permetto quantomeno di farlo in questo luogo) nel merito delle motivazioni che hanno portato ai profondi dissidi all'interno della sinistra busserese. Potrebbe sembrare paradossale che, dal mio punto di vista, non possa essere soddisfatto di ciò, ma in parte è la verità. Quando (sempre dal mio punto di vista ovviamente) una situazione politica non è soddisfacente, ma al posto di questa situazione se ne concretizza una nuova, peggiore e molto più preoccupante rispetto a quella precedente, da busserese, non vi è alcun motivo di gioire!
    Sono sicuramente ed orgogliosamente uno dei protagonisti dei mancati accordi tra il centro-destra busserese e quella "ambigua" lista che è Progetto Bussero ed è proprio su questo punto che vorrei puntualizzare un aspetto: se noi (per noi in questo caso intendo Lega e Pdl busseresi) siamo arrivati al punto di rischiare di perdere le elezioni comunali (come poi in effetti è avvenuto) pur di non fare entrare dalla porta tutta una serie di soggetti presenti nella lista di Progetto Bussero, evidentemente abbiamo avuto i nostri buoni motivi (e vi assicuro che non ce ne siamo mai pentiti). Mai, ripeto mai, avremmo un giorno immaginato che coloro i quali avevamo tenuto fuori dalla porta del "potere" politico busserese (in unaprospettiva di vittoria elettorale ovviamente) sarebbero poi stati fatti entrare dalla finestra da una parte della sinistra busserese. Credetemi (per una volta), concedere anche solo un assessorato a certi personaggi, sarà come far dirigere ad un piromane la caserma dei pompieri. Evidentemente chi ha fatto queste scelte all'interno del Partito Democratico busserese non si sta rendendo conto (speriamo in buona fede) del grave errore che ha commesso.
    Scusate la mia intrusione ma, forse per la prima volta, nonostante le profonde divisioni politiche tra il movimento cui appartengo ed il vostro, avete tutta la mia solidarietà! Bussero non si meritava una situazione simile!
    Cordialmente
    Riccardo Brambilla - Segretario Lega Nord Padania - sezione di Bussero "Il Pilastrello"

    Ps. Mi sono postato come Anonimo solo per motivi tecnici, ma mi sono chiaramente firmato qui sopra!

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  2. Colpisce che il leghista "omonimo" Riccardo Brambilla senta il bisogno di segnalare con viva preoccupazione, e credo anche sincera, che i "personaggi" di Progetto Bussero siano potenzialmente rischiosi per una corretta amministrazione, sarebbe però utile e interessante anche segnalare su quali criteri, giudizi e prove basa tale affermazione. Magari anche solo in forma "anonima". Per il resto mi pare che la Lega in generale non si faccia poi tanti scrupoli a stare al governo con fior di "personaggi" di molto più "border line" di quelli locali, fior di "galantuomini" che stanno devastando moralmente, socialmente, economicamente e culturalmente l'intero Paese. Ma questo é naturalmente tutto un'altro discorso. Però la curiosità su quali siano le caratteristiche di " certi personaggi" é molto forte.
    Alfredo Brambilla

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  3. Anch'io, come Riccardo Brambilla, mi inserisco nel dibattito con rispetto e con prudenza. Così dovremmo fare tutti, sempre, ma in particolare quando ci si pone in posizione antagonista o comunque alternativa ed é difficile calibrare i termini, che rischiano di essere interpretati come immotivati, penalizzanti, offensivi.
    Alcuni di voi che mi conoscono da diversi decenni apprezzeranno spero,pur nella diversità delle opinioni, il mio contributo.
    Io non mi sono meravigliato dell'epilogo dell'accordo tra il gruppo di A. G. (Sindaco per due mandati, ma tutore anche del precedente)/V. M. e il gruppo variegato del PD/IDV. Si scontravano due visioni della gestione dell'amministrazione gruppocentrica/autoreferenziale. Fin dall'inizio l'accordo di coalizione e di programma é passato attraverso un dibattito non sufficientemente democratico e collegiale che vedesse tutte le anime della sinistra di Bussero fare umilmente due passi indietro per farne poi uno "tutti insieme" in avanti.
    A Bussero nel 2009 non era il momento del chi ce l'ha più d..o, ma del "riflettiamo qual'é il 'valore' (termine ritenuto da alcuni giustamente improprio in senso generale, ma non in quel caso) più apprezzato dal popolo di centrosinistra". La mia personale proposta mi portava allora e ancora più oggi ad individuarlo, questo 'valore' o "condizione ncessaria anche se non sufficiente", nell'unità di tutti i partiti di sinistra sotto una sigla unitaria senza distinzione esibita delle appartenenze partitiche. Il popolo di centrosinistra ha bisogno di sapere che in una coalizione la sua parziale visione è comunque rappresentata, è maschia, ma non necessariamente sempre in erezione. Il buon gusto, il buon senso, la solidarietà e la fiducia hanno abdicato dalla coalizione ViviBussero e dall'amministrazione di centrosinistra di Bussero. E alla fine è stata mandata in esilio tutta la sinistra. Un primo pezzo nel 1995, un secondo pezzo nel 1999, un terzo e definitivo pezzo nel 2010. Quel che resta è nostalgia della sinistra e un governo di centrodestra ribaltonista. Cosa vogliono fare i membri di PD BUSSERO A SINISTRA? Unire adesso ciò non sono riusciti a tenere unito in tempi migliori (chi c'era, naturalmente) o creare un ulteriore elemento di divisione?

    Fraternamente
    Claudio Marra, busserese
    Membro del Direttivo del Partito Socialista Italiano (Federazione di Milano)

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